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    venerdì, 10 novembre 2023 venerdì, 10 novembre 2023

    10/11/2023
    Visita cantina Francesco Poli

    Qualche giorno fa siamo stati in visita in una delle storiche realtà della distillazione trentina, oggi anche produttore di vino, la Francesco Poli di Santa Massenza, piccolo borgo sul lago omonimo, ai piedi del Monte Gazza, conosciuto come la "Piccola Nizza de Trent" per il suo clima temperato e per la centrale idroelettrica degli anni Cinquanta.

    Santa Massenza, anticamente Maiano, prende il nome dalla presunta madre di San Vigilio, patrono di Trento. Qui si trovano ben cinque distillerie artigianali e familiari, la più grande concentrazione nella provincia: un primato che in passato vantava anche numeri maggiori, perché negli nanni Sessanta le distillerie erano arrivate a essere 13.

    A fare gli onori di casa è Alessandro Poli, figlio di Francesco, che racconta con orgoglio la storia della sua cantina. Con lui si entra subito nel vivo della distillazione, tra alambicchi e vinacce.

    La distilleria è stata completamente rinnovata nel 1996 con l'introduzione di due nuovi alambicchi discontinui a bagnomaria che consentono una lavorazione rapida della vinaccia. La particolarità della distillazione a bagnomaria consiste nel riscaldare la vinaccia in modo indiretto: il vapore non viene immesso direttamente nella materia prima da distillare, ma in un'intercapedine nel paiolo. Questo metodo è lento e costoso, ma permette di ottenere distillati molto fini ed eleganti, caratterizzati da morbidezza e pulizia gustativa. Nel 2021 è stata aggiunta anche una colonna separativa che consente di ridistillare una parte della grappa per migliorarne ulteriormente la finezza e l'armonia.

    Da qui nascono distillati da uve bianche di Moscato giallo, Traminer, Muller Thurgau e Nosiola e da uve rosse di Cabernet, Marzemino, Schiava e, più recentemente, Rebo. Ma non finisce qui. Si producono anche distillati di radice di genziana e acquaviti di frutta come Pere Williams, Ciliegie Amarene, Prugne. Infine, completa la gamma un ottimo gin prodotto utilizzando botaniche locali.

    Francesco Poli è un nome noto non solo per la grappa trentina, ma anche per il Vino Santo. Nel 1998 è stato realizzato un nuovo locale per l'appassimento delle uve costruito. La visita prosegue nel suggestivo spazio dove sono dislocate le arele, di dimensioni ridotte rispetto al passato, che vengono riempite direttamente nel vigneto per evitare una doppia manipolazione delle uve Nosiola, che qui restano in appassimento fino alla Settimana Santa. Il locale è dotato di finestroni grigliati che rimangono aperti per permettere all'Ora del Garda di asciugare gli acini.

    Dalla vinaccia del Vino Santo trentino si ottiene una grappa peculiare. La distillazione di questa vinaccia, ricca di zucchero, produce un distillato puro e raffinato. Viene invecchiato per oltre 5 anni nelle stesse botti del Vino Santo trentino, acquisendo il suo bouquet e una morbidezza eccezionale, con una gradazione alcolica del 46%.

    Sotto la zona dell’appassitoio si trova la cantina sotterranea, che ha diverse vasche in acciaio e botti di legno per la maturazione del vino. Annessa alla cantina è presente anche una cella frigorifera per conservare le uve raccolte durante le giornate calde.

    Dopo la visita, spazio alla degustazione. Abbiamo iniziato con un assaggio di Bell, la versione spumantizzata della Nosiola con metodo familiare, il cui nome vuole essere una contrapposizione a Brut e allude alla sua piacevolezza, a seguire abbiamo degustato la Nosiola Majano, la Schiava Bio e il Rebo Massenza, che è stato abbinato a un interessante risotto al radicchio e Rebo e a taglieri di salumi e formaggi accompagnati dal tipico tortel de patate. Dulcis in fundo, la torta de fregoloti, che abbiamo potuto accompagnare a un calice di eccezionale Vino Santo Nobles 2006, per poi chiudere con una selezione di grappe e l’Amaro Orus. 

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