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    San Valentino: 5 vini che parlano d'amore fin dall'etichetta

    venerdì, 09 febbraio 2024 Francesca Negri, venerdì, 09 febbraio 2024 (0 minuti di lettura)

    Quali vini scegliere per il San Valentino del 2024? Messaggi d’amore in bottiglia, o meglio, in etichetta. Rosati provenzali che fin dal colore preannunciano romanticismo. La passione del Brunello di Montalcino, una bollicina affinata nelle miniere… Sono questi i vini che Proposta Vini suggerisce per il giorno più romantico dell’anno.

    Le vigne di San Pietro - Ho scritto t'amo sulla sabbia

    Il primo è Ho scritto t'amo sulla sabbia de Le vigne di San Pietro (prezzo in enoteca a partire da 16 euro), una piccola isola tra le colline moreniche del Garda di circa 10 ettari nata nel 1980 per volere di Sergio e Franca Nerozzi e oggi guidata dal figlio Carlo. Corvina al 100% al naso ricorda la pesca animata da tocchi di mentuccia fresca, mentre al palato conquista con la sua grande sapidità e un finale decisamente balsamico, punteggiato da note di liquirizia. Un vino teso che chiama la beva, facilissimo da bere ma tutt’altro che semplice, dal perlage sottile e dal bel colore rosa antico. Da gustare come aperitivo o con piatti delicati, come il pesce crudo o una leggera insalata all’arancia.

    Torre dei Beati - Giocheremo con i fiori

    Da Torre dei Beati, piccola cantina dell’Abruzzo, votata alla produzione di vini naturali, arriva Giocheremo con i Fiori (prezzo in enoteca a partire da 18 euro), etichetta allusiva e sognante per un vino unico, ben bilanciato da una vena acido-sapida che lo rende veramente interessanti: il livello di profondità di espressione di questo Pecorino sorprende, con una sapidità ben marcata ma sempre elegante, vero punto di forza del terroir sul quale crescono i vigneti di Torre dei Beati. Questo Pecorino stupisce fin dal primo sorso, grazie alla sua prorompenza sempre elegante, alla sua freschezza e alla sua complessità aromatica. Il merito di questa complessità, oltre che al costante e preciso lavoro di Adriana e Fausto, va sicuramente anche al terreno: i vigneti si trovano sulle prime colline ai piedi del Gran Sasso, a valle del torrente Tavo; qui il terreno è argilloso-calcareo, ricco di scheletro con forti escursioni termiche tra il giorno e la notte, riesce a conferire alle uve una forte esaltazione del corredo aromatico. È così che nasce il Pecorino Giocheremo con i fiori, con la passione di una cantina unica, capace di esaltare al meglio le caratteristiche del territorio di Loreto Aprutino.

    La Commanderie de Peyrassol - Rosé Mediterranée

    Dalle Marche andiamo in Francia, più precisamente a Château Peyrassol, che nel Medioevo apparteneva all'ordine dei Templari, come si evince dalla croce rossa simbolo dell'azienda. La cantina è un punto di riferimento per la produzione di vini della Provenza, soprattutto rosati. Ed ecco quindi Peyrassol Méditerranée, con il suo bel colore rosa pallido: questo vino espressivo si apre immediatamente su note di piccoli frutti rossi accompagnate da un delicato sentore di agrumi; al sorso un tocco di verde rinfrescante si sprigiona in bocca e conferisce a questo vino vivace e fresco un carattere dissetante, mentre la finezza, gli aromi di frutti bianchi e un'elegante punta di mineralità lo rendono di grandissima piacevolezza.

    L'Autin - Piemonte Rosé Pas Dosé Eli M.C.

    Torniamo in Italia, in Piemonte, per un altro vino en rose ma sparkling. Sin dal nome che in piemontese indica un piccolo appezzamento vitato, L’Autin annuncia il forte e indissolubile legame con il territorio che sorge ai confini tra le province di Torino e Cuneo. L’Autin Eli Rosé è un metodo classico ottenuto da uve Pinot Nero in purezza e che rimane sui lieviti per almeno 36 mesi nelle miniere di talco della Val Germanasca. Al naso offre note di crosta di pane, accompagnate da sentori delicati di piccoli frutti rossi. Al palato è fine, di buona acidità e fresco, con note di rosa canina e ribes. Ha una struttura importante che lo rende ideale in aperitivo, ma anche adatto in accompagnamento a salumi, crostacei o zuppa di pesce.

    Palazzo - Brunello di Montalcino

    Infine, un tuffo nel romantico paesaggio senese con il Brunello di Montalcino di Palazzo, vino fatto di intensità e passione. Dopo 36 mesi in botti di rovere e barrique, cui sono seguiti 8-12 mesi di riposo in bottiglia, è un vino ampio, etereo e persistente al naso, morbido e giustamente tannico al palato. Si apre al naso su toni di frutta scura matura, seguiti da richiami speziati e sentori di vaniglia, a cui si affiancano frutti rossi e neri e spezie. Al sorso è asciutto e aromatico, con tannini eleganti ma ancora abbastanza decisi e un finale persistente. Richiede in abbinamento pietanze a base di carne, cacciagione e selvaggina.

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